Questa volta c'è mancato pochissimo, esattamente il minimo, ma non è bastato a
Eugene Laverty per evitare
l'ennesima Superpole di Tom Sykes.
Nella Q1 pochi colpi di scena, ad eccezione della lotta di
Marco Melandri per rientrare tra i 15, cosa che ha permesso a
Jules Cluzel ti succhiargli tutta la scia e chiudere in cima la prima fase.
Poi appena iniziata la seconda fase è arrivata la leggerissima pioggia a rovinare i piani di tutti, soprattutto quelli di
Davide Giugliano, che era entrato subito con le gomme da tempo e che è stato costretto a gettare il giro ed il treno.
Cambio di programma e come da regolamento si passa ad una unica Q2 da 20 minuti con 12 piloti in pista e gomme da usare come si vuole. Grandi dubbi da parte di tutti sul da farsi, poi la maggioranza opta per entrare subito con la gomma supersoft per non rischiare un ritorno dell'acqua e a svettare è la Honda di
Johnny Rea, a conferma che
i tempi della qualifica non erano stati un caso.
Ma a stupire è stato il tempo di Sykes, uno dei pochi entrato con la gomma da gara, capace di ottenere il quinto tempo in 1'42"3 a meno di sette decimi da Rea. E difatti quando mancavano 10' e il portacolori della Kawasaki ha deciso di montare pneumatici morbidi ha fatto segnare un tempo che pareva irraggiungibile.
Pareva perché nel finale Laverty
ha fatto volare la sua Aprilia RSV4, chiudendo ad un solo millesimo da "Mr Superpole" (alla sua quinta
consecutiva).
Terzo ha chiuso Rea, mentre
Marco Melandri ha portato la BMW ad essere il quarto marchio presente in prima fila, costringendo al quinto posto il leader del campionato
Sylvain Guintoli, che dovrà faticare le proverbiali "sette camicie" nelle due gare di domani per contrastare i primi due, che lo inseguono in campionato.
Buono il sesto tempo di
Loris Baz, che è stato il primo ad entrare in pista nella Superpole 2 contando su un ritorno della pioggia e giocandosi così subito l'ultimo treno da qualifica che aveva a disposizione, ma soprattutto la settima posizione di
Carlos Checa.
Una volta una settima posizione per lo spagnolo e la Ducati sarebbe stato un risultato quasi disastroso, mentre oggi rappresenta un miglioramento della competitività della 1198, staccato di 1 secondo da Sykes.
Alle sue spalle si piazza Cluzel e i tre italiani
Michel Fabrizio,
Ayrton Badovini e Giugliano, mentre
Chaz Davies chiude la classifica della Superpole 2.
Alle sue spalle si schiereranno i tre esclusi, cioè
Leon Camier,
Leon haslam e
Max Neukirchner.
World Superbike - Portimao - Superpole
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