Quattro anni dopo l’ultima apparizione, alla
Iglesias-Sant’Angelo torna a correre
Simone Faggioli e torna a vincere sul tracciato sardo. Con una prestazione secca, senza dar la possibilità di ribattere ai suoi inseguitori, il fuoriclasse fiorentino dell’
Osella ribadisce la sua superiorità sull’impegnativo percorso incastonato tra i monti del Sulcis Iglesiente. Nulla hanno potuto
Merli, Magliona, Fattorini e De Gasperi tutti accreditati di ottime e prestanti vetture, ma poco efficaci per controbattere il campionissimo delle salite; anche i veloci e temibili specialisti sardi non sono riusciti a impensierire il poi vincitore.
Franco Lasia, ad esempio, aveva dato segnali di positiva competitività al volante della
Formula 3000 Lola, ma difficoltà allo start della prima salita lo hanno stoppato prematuramente.
Faggioli s’aggiudica la prima gara della stagione, coprendo i seimila metri del tracciato allestito dagli uomini dell’Automobile Club di Cagliari, in 2’48”07, prestazione realizzata nel corso della prima salita di gara, la sola disputata da tutti i piloti in quanto la seconda è stata interrotta dopo l’uscita di strada di
Valentina Fadda, che con la
Renault Clio Williams s’è appoggiata al guard rail in un curva a sinistra poco dopo lo start, e la vettura è scivolata sotto la sede stradale. La Direzione Gara ha così interrotto la gara, dichiarando valida la classifica della prima manche.
La cronaca della gara mattutina inizia con il sole a fugare ogni dubbio sulla perfetta effettuazione della prima salita di gara. Il tracciato dà certezze ai piloti, ma il fondo asfaltato non è “gommato” e non offre il grip atteso ed i cronomen sono chiamati a manovrare volante ed acceleratore con sensibilità e accortezza supplementari, di quelle che fanno le differenze.
Salgono tutti, prendendosi rischi pur di guadagnare qualche decimo per superare i rivali. C’è chi non sale agli onori della cronaca per la prestazione assoluta o inattesa, bensì per un errore di valutazione nell’affrontare la prima curva: è
Paolo Parlato che arriva di terza e troppo veloce alla staccata, la
Clio chiude la traiettoria e compie uno spettacolare testacoda. Il triestino riesce a ripartire, rallentando però
Rudi Bicciato che gli parte dietro, anche
Fulvio Giuliani rischia girandosi sull’asfalto sporco.
Immancabilmente è
Simone Faggioli a segnare il miglior crono in 2’48”07, mentre l’atteso
Christian Merli “buca” la salita stoppato dallo spegnimento della sua
Osella a tre quarti di percorso, per un problema di pescaggio della benzina. Sono sulla buona strada nella progressione sia il giovane
Michele Fattorini, secondo tempo a 15”66 dal fuoriclasse toscano che il trentino
Diego De Gasperi, terzo assoluto a 17”27.
Quarto tempo assoluto per
Omar Magliona, primo tra i CN, a pochi decimi da De Gasperi ma con cinque secondi su Antonio Lasia con il primo dei prototipi E2b. Tra i piloti isolani si distinguono anche
Marco Satta, sesto assoluto e E2M 3000 con la Lola B02/50,
Auro Siddi settimo con la
Lucchini-Alfa secondo nella E2B 3000. Nono assoluto è il veneto
Adolfo Bottura all’esordio con la impegnativa
Lola B99 quinto di E2M a precedere lo sfortunato
Christian Merli, condizionato dal malfunzionamento della pompa e del pescaggio della benzina che gli causa lo spegnimento del motore a pochi chilometri dal traguardo del passo Genna – Bogai, che in seguito riesce a tagliare ma con notevole ritardo. E’ l’altro portacolori della Vimotorsport,
Gino Pedrotti a chiudere la top ten amministrando le risorse al volante della
Tatuus Formula Renault.
Primo di
Gruppo A è il bolzanino della Mendola,
Bicciato, che chiude la salita con la frizione in panne e accusando sostanziale ritardo perso nel tentativo di sorpasso di
Parlato in difficoltà. In
E1 Italia è il locale
Giacomo Grussu a segnare il miglior tempo, strabiliante il sardo sul tracciato di casa ed al volante di una
Renault Clio Cup autore di una prestazione che lo colloca in undicesima posizione assoluta. Per un solo decimo di secondo
Gerolamo Campus, su
Fiat Uno Turbo, precede il bolognese
Fulvio Giuliani che pur presentandosi con la
Lancia Delta Evo dotata del comando del cambio al volante è stato rallentato da un testacoda nella prima curva, causato dall’asfalto sporco dopo l’uscita di strada di Parlato.
Ottimo e spettacolare il rientro nel Civm del padovano
Roberto Ragazzi, che si impone tra le
GT con la
Ferrari 458, regolando sotto la bandiera a scacchi il compagno di squadra
Bruno Jarach con la
Ferrari 430 Challenge. Il bolzanino
Armin Hafner sceglie la competitiva
Mitsubishi Lancer preparata da Bicciato per tentare la scalata del
Gruppo N e, pur essendo all’esordio con le quattro ruote motrici e propulsore sovralimentato, riesce a vincere la categoria, sopravanzando il locale
Marco Canu di un secondo e quindici decimi anch’egli a bordo della
Mitsubishi Lancer. E’
Federico Aritzu ad aggiudicarsi la classe
N1600 con la Peugeot 106, davanti al bellunese
Fabrizio Vettorel secondo con la
Peugeot 106 Rally BL Racing.
In
Racing Start, il bresciano
Nicola Novaglio con la
Mini Cooper S conferma le prestazioni offerte nelle prove, aggiudicandosi la prima gara della stagione, staccando il bergamasco
Tacchini con la
Opel Corsa OPC in difficoltà con l’assetto della sua vettura.
CIVM, Iglesias, 05/05/2013
Classifica finale Iglesias-Sant’Angelo (primi dieci)
1. Faggioli (Osella Fa30 E2m-3000) in 2'48”07
2. Fattorini (Lola B02/50 E2m-3000) a 15”66
3. De Gasperi (Osella Fa 30 E2m-3000) a 17”27
4. Magliona (Osella Pa 21 S Evo Cn-2000) a 17”56
5. Lasia (Osella Pa/20 Bmw E2b-3000) a 22”67
6. Satta (Lola B02/50 E2m-3000) a 26”77
7. Siddi (Lucchini Alfa Romeo E2b-3000) a 27”02
8. Bottura (Lola B 99/50 E2m-3000) a 28”14
9. Merli (Osella Pa 2000 E2b-2000) a 40”65
10. Pedrotti (Formula Renault E2m-2000) a 44”62
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