La prima sessione di prove ufficiali della
Superstock 600 ad
Assen è stato un vero e proprio festival delle cadute: 15 scivolate (fortunatamente tutte senza conseguenze gravi) e la bellezza dell'esposizione di tre bandiere rosse possono sicuramente dare un'idea delle condizioni estreme con cui si sono dovuti confrontare i protagonisti della classe più piccola.
Condizioni che hanno reso un po' anomala anche la classifica, fatta eccezione per il nome che si trova in cima alla lista dei tempi. Neanche a dirlo, ancora una volta è stato il belga
Gauthier Duwelz a mettere tutti in fila con la sua
Yamaha del Team MTM Racing.
Il vincitore della gara di apertura a Motorland Aragon ha staccato un 2'05"892, con il quale ha preceduto di soli 74 millesimi il sorprendente
Rob Hartog, velocissimo sulla sua
Suzuki su un circuito che un anno fa lo aveva visto brillare anche nella
European Junior Cup.
Solo quest'ultimo ha retto il passo del leader del campionato, poi c'è una vera e propria voragine prima di trovare
Dakota Mamola in terza posizione: il figlio d'arte e la sua
Yamaha hanno chiuso con un gap di 2"2, precedendo la
Honda di Bastien Chesaux, ultimo sotto ai 3" di distacco.
La top five si completa con
Riccardo Cecchini, primo tra i piloti italiani con la
Honda del Team Lorini, che ha preceduto un
Adrian Nestorovic in netta crescita rispetto a questa mattina. Nella top ten figurano poi
Franco Morbidelli, Christian Gamarino e Federico D'Annunzio, rispettivamente settimo, nono e decimo, con i primi due che sono stati tra coloro che sono finiti ruote all'aria.
Superstock 600 - Assen - Qualifica 1
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