I tempi restano ancora lontani da quelli realizzati nei test di due settimane fa, ma chi ha avuto modo di vedere la seconda sessione di prove libere del
Gp di Austin di MotoGp ha potuto godere di una vera e propria poesia: è questo l'unico termine che si può usare per il modo in cui
Marc Marquez pennella le curve del tracciato texano.
Lo spagnolo della
Honda ha girato in 2'05"031 (comunque circa 4" più veloce rispetto al crono di stamani), ma non è tanto il tempo in sé a fare impressione, quanto la regolarità con cui riesce a ripetere delle prestazioni di questo genere. Anche perchè l'unico che è riuscito ad avvicinarsi è il compagno di squadra
Dani Pedrosa, che pur lamentando qualche problemi sull'anteriore della sua
RC213V ha chiuso a mezzo secondo.
Dal terzo in giù i distacchi sono davvero abissali, ma arriva la conferma che il tracciato statunitense è particolarmente adatto alla
Honda, visto che dietro alle due moto della
HRC c'è quella del
Team LCR affidata a
Stefan Bradl. Il tedesco ha scalato la classifica proprio sotto alla bandiera a scacchi, ma anche lui paga 1"1.
E' addirittura a 1"6 la prima delle
Yamaha, che è quella di
Jorge Lorenzo in quarta posizione. Non è troppo lontana la
M1 di Valentino Rossi, che chiude con 1"8 di gap, pochi millesimi davanti a
Cal Crutchlow. La sensazione, dunque, è che il vantaggio tecnico delle terzetto di testa sia davvero difficile da colmare per la truppa della Casa di Iwata, anche se siamo pronti ad essere smentiti domani. Basta pensare che il
"Dottore" aveva anche provato a fare un paio di giri con
"El Cabronsito", che però non ha esitato a rendergli la "sverniciata" che gli aveva dato in Qatar.
Tutto sommato positiva la prestazione di
Andrea Dovizioso: il romagnolo ha perso anche diversi minuti parcheggiando la sua
Ducati Desmosedici GP13 lungo il tracciato a causa di un problema di natura elettronica. Tuttavia, una volta tornato in pista è risalito fino al settimo posto, chiudendo a soli quattro decimi dal tandem di
Yamaha che lo precede. Non male se si pensa che la Casa di Borgo Panigale aveva disertato i test del mese scorso
La top ten poi si completa con la
Honda di Alvaro Bautista e con le due
Ducati di Nicky Hayden e di
Ben Spies. L'ultima
Desmosedici di Andrea Iannone invece rimane piuttosto attardata in 15esima posizione: il pilota di Vasto al momento viaggia a quasi 2" dal compagno di box, quindi non sembra riuscire ad adattarsi a questa pista.
Per quanto riguarda le
CRT, davanti a tutti è tornato il "solito"
Aleix Espargaro, 11esimo assoluto con la
ART-Aprilia del Team Aspar, che ha messo ben nove decimi tra sé ed il diretto inseguitore
Yonny Hernandez. Da segnalare, infine, la caduta spettacolare, ma fortunatamente senza conseguenze di
Randy De Puniet.
MotoGp - Austin - Libere 2
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