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Red Devils spiega il motivo del dietrofront sui Marò

La squadra italiana vuole evitare polemiche, soprattutto con il governo Indiano

Nella serata di ieri è arrivata la rettifica ufficiale del Team Red Devils, che ha spiegato le motivazioni che hanno portato la squadra a rinunciare all'iniziativa a favore dei Marò italiani arrestati in India. Alla base non c'è stato nessun ripensamento, quanto la voglia di evitare incomprensioni con il governo indiano, visto che il Mondiale Superbike farà tappa anche a Nuova Dehli a fine stagione. In ogni caso, lo spazio dedicato all'iniziativa rimarrà comunque bianco sulla carena dell'Aprilia RSV4 di Michel Fabrizio. Ecco il testo integrale del comunicato diffuso dalla squadra: Il Team Red Devils ha oggi deciso di correre con una parte della carena bianca la prossima gara del Mondiale Superbike che si svolgerà ad Aragon, eliminando quindi il riferimento alla vicenda dei due Marò da più di un anno in India in attesa di un pronunciamento del Tribunale sulla nota vicenda che li ha riguardati. La decisione di correre la tappa spagnola del Mondiale con i loro volti e la scritta "Vi aspettiamo a casa" voleva essere solo un gesto di affetto e vicinanza a loro e alle loro famiglie e un segnale che tutti noi non li dimentichiamo. Tutto questo nel rispetto della Legislazione Internazionale e soprattutto della più grande Democrazia che esista al mondo e cioè l'India, Paese civile e, senza dubbio, garantista. Nessuno spirito polemico, nessuna rivendicazione politica, solo l'affetto di un Paese per due suoi soldati. Ecco perché preferiamo sottrarci alle prime polemiche che sono già sorte e che rischiano di sporcare un bel gesto e magari complicare una vicenda già molto complessa. La scelta di correre con parte della carena bianca sarà quindi un segnale silenzioso, ma per noi di attenzione a ciò che succede al di fuori del nostro mondo di motori e divertimento.

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