Anche se siamo ancora solo alle prove libere, il
Gp del Qatar di MotoGp ha regalato già i suoi primi verdetti. Il nuovo regolamento prevede infatti che i dieci piloti che accedono alla
Q2 debbano essere selezionati in base alla classifica assoluta delle prime tre sessioni di prove libere (domani ce ne sarà una quarta pochi minuti prima delle qualifiche).
Dunque, nonostante l'asfalto in condizioni tutt'altro che ottimali, vista anche la pioggia caduta durante la Moto2, gli ultimi dieci minuti si sono trasformati in una sorta di qualifica, con tutti i piloti che hanno montato gomme nuove per andare a caccia di un posto in
Q2.
Ad ottenere la miglior prestazione, proprio a pochi istanti dalla bandiera a scacchi, è stato
Marc Marquez, che quindi ha confermato quanto di buono aveva già fatto vedere nella seconda sessione: con un 1'56"084 il rookie della
Honda ha realizzato il miglior tempo assoluto del weekend, beffando la
Yamaha di Jorge Lorenzo per appena 1 millesimo di secondo.
Alle spalle dei due spagnoli ha ribadito il suo ottimo stato di forma anche
Cal Crutchlow, terzo a poco più di due decimi con la
Yamaha del Team Tech 3. Il britannico è stato di poco più veloce rispetto alla
M1 ufficiale di
Valentino Rossi. Va detto però che il
"Dottore" ha tentato una mezza simulazione di gara, essendo un po' turbato dall'eccessivo consumo delle gomme a mescola morbida. Il passo del pesarese comunque è parso piuttosto interessante.
La grande rivelazione di questa sessione però è stata senza ombra di dubbio la
Ducati di Andrea Dovizioso: alzi la mano chi aveva pensato che fosse possibile vedere il romagnolo distanziato di appena tre decimi! Nel finale però è riuscito a trovare un ottimo giro, dimostrando che il tanto lavoro fatto nel corso dell'inverno nel box della Rossa sta piano piano iniziando a dare i suoi frutti.
Sembra ancora un pizzico in difficoltà
Dani Pedrosa, che ha tolto circa 1" alle sue prestazioni delle sessioni precedenti, chiudendo sesto ad appena quattro decimi, ma continua a manifestare qualche problema di troppo in staccata con la sua
Honda. Non bisogna dimenticare però che anche un anno il vice-campione del mondo non era andato oltre al settimo tempo in qualifica, salvo poi piazzarsi secondo in gara.
Se si considera il dolore alla mano infortunata nei test di
Jerez, non va assolutamente sottovalutato anche il settimo tempo di
Alvaro Bautista, anche lui rimasto al di sotto del mezzo secondo con la
Honda del Team Gresini, precedendo la
Ducati di Nicky Hayden e la
Yamaha di Bradley Smith, che un po' a sorpresa si è quindi guadagnato l'accesso diretto alla Q2 di domani, precedendo anche un pilota sicuramente più atteso come il tedesco
Stefan Bradl.
I primi due esclusi illustri della stagione sono quindi
Andrea Iannone e Ben Spies, che si sono piazzati all'11esimo e al 12esimo posto con le loro
Ducati del Team Pramac. Entrambi comunque avranno ancora una chance per ottenere un posto in Q2: per farlo dovranno piazzarsi ai primi due posti al termine dei 15 minuti della Q1, che assegneranno poi le posizioni in griglia dalla 13esima in giù.
Molto probabilmente dovranno vedersela però con la
ART-Aprilia di Aleix Espargaro, che ancora una volta si è confermato il più veloce tra i piloti in sella alle
CRT, girando su tempi non troppo lontani da quelli dell'italiano e dell'americano. In tema
CRT bisogna poi segnalare un problema tecnico che ha costretto
Claudio Corti a parcheggiare la sua
FTR-Kawasaki a bordo pista dopo appena pochi minuti.
MotoGp - Losail - Libere 3 (classifica combinata)
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