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Scopriamo perché la Ferrari non è davanti

Sulla F10 B ci sono modifiche anche alle sospensioni e ai radiatori per sfruttare di più il V8

La domanda che si fanno i tecnici del Cavallino rampante è come mai la F10 B non sia davanti nella griglia del Gp di Europa di Valencia. La Ferrari schierata sul circuito portuale è un'evoluzione molto più netta di quella che gli uomini del Cavallino hanno voluto ammettere. Ovviamente l'attenzione degli addetti ai lavori si è concentrata in modo particolare sugli scarichi bassi che non sono più montati in posizione molto avanzata, ma sono stati collocati quasi sul pavimento del fondo, per fare in modo che i gas possano accelerare i flussi verso il diffusore posteriore. Gli aerodinamici hanno ridisegnato il doppio diffusore che ora ha una "portata" d'aria indiscutibilmente superiore (questa soluzione era già stata studiata in inverno con l'inclinazione del gruppo motore-cambio di 3 gradi, ma a Maranello temevano che fosse una scelta troppo estrema che avrebbe potuto scatenare delle reazioni di natura regolamentare...). Fra le novità sulla F10 ci sono anche una diversa sospensione posteriore per fare in modo che i bracci non interferiscano con il doppio diffusore: qui forse si è rinunciato un po' all'efficienza meccanica per ottenere il massimo di quella aerodinamica (e forse si trova qui la risposta del perché la Rossa ora fa fatica a sfruttare le gomme morbide: potrebbe essere solo una difficoltà di messa a punto in pista). Ci permettiamo di dire che la Ferrari è proprio un'altra macchina e meriterebbe la definizione di F10 B: Nikolas Tombazis, il progettista greco, nel pacchetto delle modifiche ha voluto accontentare anche i motoristi. Il V8-24 siglato 056 ha sofferto di problemi di affidabilità per noie di surriscaldamento: l'arretramento degli scarichi ha permesso di gestire meglio l'estrazione dell'aria calda dalle pance, ma è stata aumentato anche il pacco dei radiatori ed è stata aumentata la velocità di passaggio dei flussi nelle pance. In questo modo la Ferrari potrà spremere di più le qualità del motore che ricordiamo è congelato negli sviluppi. Per migliorarne il rendimento si può agire solo sugli accessori: per evitare dei cedimenti i tecnici del Cavallino hanno dovuto scegliere mappature elettroniche più conservative (i sorpassi subiti in accelerazione da Alonso in Canada erano dovuti a questo motivo?). Agendo nelle fiancate i tecnici hanno rinunciato un po' all'efficienza aerodinamica per recuperare la piena potenzialità del motore: è possibile che gli uomini diretti da Aldo Costa non siano ancora riusciti a trovare l'equilibrio fra le varie parti che compongono il ricco pacchetto di novità. La mancanza di test si paga anche in questo modo...

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