Si è conclusa poco fa la quarta tappa della
Dakar 2013 per le moto, uno stage di quasi 720 Km suddiviso in due parti, 429 Km di speciale e 289 Km di collegamento. La giornata di oggi è la tappa più lunga dall’inizio della gara. L’anno scorso, quella che oggi è la
Nazca-Arequipa fu percorsa nel senso inverso. Tanto deserto quest’oggi in direzione della Pampa Blanca. Partiti da un’altezza di 600 metri circa, i piloti sono saliti di ulteriori 1.000 metri nella sabbia, per poi fare un “tuffo”, qualcosa come 1.000 metri in appena 13 km! Un po’ di terreno duro, per tornare nuovamente sulle dune e abbandonarle al 96° Km, dove si è passati tra le montagne (2.200 metri sul livello del mare il picco massimo raggiunto N.d.R.) ed effettuare il primo rifornimento al 173° Km.
Circa 80 Km e poi nuovamente su, a toccare il cielo mentre si attraversano le dune con una salita di 1.200 metri concentrati in appena cinque chilometri, zona dove i piloti hanno sudato, spinto e sottoposto motori e frizioni ad uno stress incredibile! Tutto per poi “riprendere” fiato lungo la discesa verso il blu infinito dell’Oceano, location del finale.
Il primo a partire e dunque con l’arduo compito di aprire la strada è stato il vincitore della prima e della terza tappa (quella di ieri),
Francisco “Chaleco” Lopez che sembra più che a suo agio sulla
KTM del Team Tamarugal XC (450 Rally Replica). Dietro di lui, rispettivamente
Paulo Goncalves, Cyril Despres ed il nostro
Alessandro Botturi.
Dopo quasi 34 minuti al
WP1 è stato il pilota dell’
Husqvarna Barreda Bort (vincitore della tappa numero due N.d.R.) a transitare per primo, seguito da
Javier Pizzolito e da
David Casteu. Situazione quasi simile al
WP2 con però il francese della
Yamaha Olivier Pain terzo, mentre al
WP3, Joan Barreda Bort ha iniziato ad ingranare una marcia in più dando quasi 5 minuti a
Juan Farres Guell, mentre
Jordi Villadoms si è fatto sotto, guadagnando qualche posizione e passando quinto.
Al
WP4 il miglior pilota
Husqvarna by Speedbrain ha confermato la sua posizione, distaccando quasi di un ulteriore minuto
Farres Guell. Terzo, il francese
Olivier Pain, mentre
Cyril Despres ha iniziato ad attaccare, passando dalla 20esima posizione alla 11esima. In difficoltà
Botturi, solo 25esimo.
Il tempo di un rapido rifornimento dove i piloti hanno rifiatato, e la speciale ha ripreso verso le ore 15:00 italiane. Al
WP6 il miglior crono è stato di
Cyril Despres, a conferma che il francese stava solo studiando la situazione prima di attaccare. In testa però, ancora
Barreda Bort, seguito da
Farres Guell e Olivier Pain, con
Despres 13esimo. In recupero
Botturi, nono! Stessa situazione al
WP7 (circa 15 i minuti impiegati), con
Botturi 10° e
Despres “scivolato” in 14esima posizione. Al
WP8 si è finalmente fatto vedere
Helder Rodrigues con il miglior crono, ma primo era ancora il pilota spagnolo dell’
Husqvarna, seguito sempre dagli stessi piloti che però si sono invertiti la posizione:
Pain secondo e
Farres Guell terzo.
All’arrivo, e dunque vincitore della tappa di oggi... ovviamente
Juan Barreda Bort, che ha praticamente dominato tutta la speciale con la sua
Husqvarna, chiudendo con un tempo di 3 ore 41 minuti e 9 secondi. Dietro di lui, il francese
Olivier Pain che ottiene un’ottima seconda posizione (uno dei migliori successi negli ultimi anni per lui), mentre terzo ha chiuso l’altro francese,
David Casteu. Quarto lo spagnolo
Gerard Farres Guell, mentre in quinta posizione ha terminato
Helder Rodrigues, seguito da
Ruben Faria, sesto. Dodicesimo il nostro
Alessandro Botturi, mentre
Cyril Despres ha chiuso in 15esima posizione. Addirittura 19esimo
Francisco “Chaleco” Lopez.
La situazione vede
Olivier Pain in testa al rally, un risultato per lui incredibile, seguito dal connazionale francese
David Casteu, mentre
Cyril Despres passa in terza posizione, con poco più di 3 minuti di ritardo. Quarto è il vincitore di oggi,
Barreda Bort, seguito da
Jordi Viladoms e Ruben Faria. Francisco Lopez è ottavo, davanti al nostro
Alessandro Botturi, il migliore degli italiani in gara anche quest’anno. Preoccupa
Helder Rodrigues, 16esimo nella generale dietro a Pizzolito. Per ora le Honda ufficiali stentano a decollare.
Tra i
Quad invece prosegue il dominio incontrastato di
Marcos Patronelli, che ha consolidato ulteriormente la sua leadership con la sua terza vittoria di tappa in quattro prove. Ormai solamente
Sebastian Husseini sembra in grado di contrastare la sua marcia trionfale, con tutti gli altri che pagano già oltre un'ora nei suoi confronti.
Domani avremo la quinta tappa, da Arequipa a Arica, 410 Km formati da una speciale di 274 Km ed un collegamento di 136 Km. Da una altezza di circa 2.000 metri ad una discesa di 200 metri per la speciale, formata maggiormente da un terreno roccioso. Qui gli enduristi saranno i favoriti, vedremo cosa succederà!
DAKAR 2013, Quarta tappa, 08/01/2013
Classifica generale moto (primi dieci)
1. Pain - Yamaha - 10.10'38"
2. Casteu - Yamaha - +2'24"
3. Despres - KTM - +3'09"
4. Barreda Bort - Husqvarna - +5'38"
5. Viladoms - Husqvarna - +7'22"
6. Faria - KTM - +8'39"
7. Israel Esquerre - Honda - +9'05"
8. Lopez - KTM - +10'01"
9. Botturi - Husqvarna - +11'44"
10. Przygonski - KTM - +14'20"
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