I piloti bresciani sono protagonisti della
Malegno Ossimo Borno, ma ad aggiudicarsi il
Trofeo Vallecamonica è lo svizzero
Joel Volluz. “
Sono contento d’essere riuscito a vincere la mia prima gara in salita della carriera qui in Valcamonica, dove hanno vinto tanti campioni. Ho rischiato anche di non farcela per una perdita d’olio del motore che cadeva sulla ruota posteriore sinistra, infatti sono andato più piano che nella prima salita”.
A bordo della
Osella FA 30, il ventunenne elvetico è veloce, realizza il tempo totale di 7’57”95, e s’aggiudica la gara dell’
Automobile Club di Brescia approfittando di un problema al cambio della
Osella PA 30 patito in entrambe le salite di gara dal portacolori della
Lion Racing Team Mirko Zanardini, secondo sul podio ad un solo secondo di svantaggio dal vincitore, e di una toccata alla fiancata destra della
Osella FA30 che rallenta la corsa
Giulio Regosa, terzo assoluto a 4”31 dal leader.
C’erano tutti i presupposti per festeggiare il ritorno vincente di
Zanardini nella gara di casa, ma il camuno, già campione del Civm con le Peugeot 106 e Renault Clio dal 2002 al 2005 ed oggi protagonista in pista, è stato rallentato in entrambe le salite dalla gestione elettronica del cambio che gli ha impedito di attaccare a fondo. “
Ieri sono andato decisamente meglio, ma è strano il problema si è presentato in entrambe le salite oggi subito dopo il via, se la prima l’ho fatta tutta di terza la successiva sono almeno riuscito a cambiare con la leva, peccato ci tenevo a far bene”.
Anche l’inossidabile
Regosa, Scuderia Ateneo, ambiva al gradino più alto del podio, ma quando provava l’affondo rimediava una toccata con il cerchio anteriore e la fiancata destra nei primi chilometri della seconda scalata. ”
Non è facile andar forte con queste belve, bisognerebbe guidarle più spesso. Nella prima salita ho commesso qualche errorino, nella seconda ho addirittura toccato e non ce l’ho fatta”.
Autore di una grande prestazione è il sardo
Omar Magliona, che con la
Osella PA 21 Ateneo è quarto assoluto, primo degli iscritti al
CIVM e dominatore incontrastato del Gruppo CN. Il neo campione italiano dei prototipi di classe 2000, e terzo forza del
CIVM, è riuscito anche a superare il pistoiese
Franco Cinelli, quinto e rallentato da una partita difettosa degli pneumatici, poco adatti alla
Lola 99/50 Etruria. Con il risultato bresciano,
Cinelli sale al quinto posto della Assoluta di campionato.
S’aggiudica gara e titolo italiano
GT il trevigiano
Antonio Forato. Tornato alla guida della
Ferrari 430, il pilota della
Rubicone Corse si aggiudica il terzo titolo in tre anni, tornando a vincere dopo la dura botta rimediata in Sardegna. “
Sinceramente ho avuto qualche timore iniziale, soprattutto nei primi chilometri delle prove e nei tratti veloci. Man mano che ho fatto chilometri mi sono sciolto arrivando alla prima gara di questa mattina bello carico. E’ una vittoria sudata, al termine di una stagione lunga, un’affermazione col pensiero a chi mi sta guardando dal cielo”.
Su dai tornanti del tracciato da ottomila e cinquecento metri alle spalle di
Forato c’è stata lotta serrata tra le
Porsche di Parrino e Santuccione, terminati nell’ordine, ma staccati di 2”2. Quarto è
Faustinelli con la
Lotus Exige Cup, mentre ha corso solo la prima gara del mattino
Ignazio Cannavò, subendo però problemi alla
Porsche 911.
Ottimo l’esordio al volante della
Osella PA 21 S di Luca Tosini, anch’egli pilota bresciano e rientrante di lusso nelle salite, centrando in progressione il secondo gradino del podio delle CN, anche se a distanza da Magliona. Tra le monoposto della
E2M è il veneto
Federico Liber, Formula Gloria Realmotorsport, a regolare per tre secondi il trentino
Franco Bertò su Tatuus Renault Sport Racing T.
Il parziale delle due gare bresciane è di uno a uno tra
Cesare Brusa e Fulvio Giuliani, ma ad aver il miglior totale il giovane bergamasco che con la
Audi A4 della Lella Lombardi Motorsport stacca di 8”33 l’esperto bolognese della
Lancia Delta Evo Ateneo, più lento nella prima salita per la rottura di un manicotto del turbo. Terzo della
E1 Italia è Ferrari con la Lancia Delta S4, staccando l’altoatesino
Armin Hafner, quarto di Gruppo ma primo della classe 2000 con la
Alfa 147 davanti ad
Amato con la
Opel Astra, all’esordio a Borno ed in lotta ravvicinata con
Cimarelli su Alfa 156.
Con una prova regolare, con l’obbligo di vedere il traguardo per aggiudicarsi il titolo della
Superstar, il maceratese
Abramo Antonicelli con la
BMW M3 GT2 è secondo in gara dietro ad
Amedeo Pancotti, vincente con la
BMW M5.
Il
gruppo A è andato a
Biondoni, Renault Clio, per 2 secondi e 6 su
Richiedei, anch’egli su
Renault Clio. Terzo
Fattorelli con la
Honda Civic 1600 e quarto
Paolo Parlato su Honda 2000, che sale al quinto posto della graduatoria generale di campionato.
Gruppo N dominato da
Michele Buiatti, primo in entrambe le salite con la
Mitsubishi Lancer, inseguito da uno stratosferico
Oronzo Montanaro che con la
Honda Civic Type R è secondo al traguardo di Borno, mentre
Lino Vardanega è autore di una prova incolore chiusa al quinto posto, ma condizionata dalla rottura del cambio della sua
Mitsubishi Lancer ed in attesa dell’esito delle verifiche tecniche d’ufficio per poter festeggiare la vittoria del titolo di
Gruppo N. Vittoria di
Regis in classe
1600, davanti a
Molinaro, entrambi su
Peugeot 106.
La
Racing Start vede
Mario Tacchini primeggiare. Il bergamasco al volante della
Opel Corsa fa un dritto a Lozio nelle prima gara, per le gomme ancora fredde, è comunque il più veloce. Nella successiva si migliora e s’aggiudica l’ultima salita tricolore per 4”66 su
Leidi, terzo è
Malizia, entrambi su
Honda Civic.
CIVM, Trofeo Vallecamonica, 21/10/2012
Classifica finale (primi dieci)
1. Volluz (Osella Fa 30) in 7'57”95
2. Zanardini (Osella Pa 30) a 1”
3. Regosa (Osella Fa 30) a 4”31
4. Magliona (Osella Pa 21/S) a 6”72
5. Cinelli (Lola Zytek 99/50) a 8”99
6. Riva (Reynard 92d) a 12”86
7. Tosini (Osella Pa 21/S) a 39”43
8. Liber (Formula Gloria) a 40”13
9. Bertò (Formula Renault Tatuus) a 57”49
10. Brusa (Audi A4 Stw) a 1'03”40
La classifica del campionato (primi cinque): 1. Faggioli 96; 2. Merli 81,5; 3. Magliona 74; 4. Iaquinta, 43,5; 5. Cinelli 30,5.
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