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Nakamoto: "Nel 2014 non ci sarà la centralina unica"

Il vice-presidente della HRC ha spiegato che alla Dorna serve il benestare delle Case per farlo

Nakamoto:
Nelle ultime settimane si è sentito parlare molto della possibile introduzione di una centralina unica in MotoGp a partire dalla stagione 2014. In molti hanno supposto che l'introduzione di una centralina standard realizzata dalla Magneti Marelli messa a disposizione di tutti i team (voluta soprattutto per aiutare le CRT) fosse solamente il preludio ad un'importante modifica al regolamento, ma a quanto pare le cose non starebbero esattamente così. Fin da subito, la Honda ha manifestato una certa ostilità nei confronti di questa soluzione e addirittura c'era chi era arrivato ad ipotizzare la minaccia di un disimpegno della Casa giapponese dal mondo dei prototipi. Dunque, Shuei Nakamoto ha fatto un po' di chiarezza sulla questione, dando come praticamente per certo che nel 2014 non ci sarà la centralina unica in un'intervista rilasciata a Yoko Togashi e pubblicata da GPOne.com. Per prima cosa il vice-presidente della HRC ha voluto smentire di aver recapitato qualsiasi genere di minaccia a Carmelo Ezpeleta: "I gossip sono solo gossip. Il rapporto tra me ed Ezpeleta è molto buono. Sono stato io ad avergli suggerito di usare la centralina di Magneti Marelli per le CRT, per aiutare la nuova categoria a ridurre il gap dai prototipi. E poi non c'è nessun annuncio ufficiale che dica che nel 2014 sarà obbligatoria una centralina unica". Poi è stato categorico nell'affermare che la Dorna non ha il potere per imporre una centralina unica, almeno per ora: "Non ci sarà una centralina unica dal 2014. Dorna deve prima discutere il regolamento tecnico con la MSMA, l'associazione dei costruttori. Abbiamo un contratto di cinque anni con la Dorna, fino al 2016, e ci sono clausole specifiche. Con questo contratto, Dorna non può fare niente senza che noi acconsentiamo". In casa Honda, infatti, non sono per niente convinti che una scelta di questa tipo possa portare ad una riduzione dei costi. Anzi: "Sono contro perché non riduce i costi, come invece sostiene Dorna. Sarebbe come passare a Macintosh dopo anni che hai lavorato con Windows. Bisognerebbe cambiare tutto. Molti dati verrebbero trasferiti automaticamente, ma devi verificare che siano corretti. E per questo servono molte risorse umane".

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