In 13 anni la
Formula Renault 2.0 Italia si è rivelata un’autentica fucina di campioni e ha dato fin dall’inizio a numerosi team l’opportunità di rilanciarsi e crescere a livello nazionale e internazionale. Merito della propedeuticità di un campionato da sempre rivolto alle giovani promesse dell’automobilismo e di una monoposto, la
Formula Renault Tatuus 2 litri, che ne ha decretato definitivamente il successo.
Al termine della stagione 2012, come già annunciato ai rappresentanti delle squadre in una riunione tenutasi presso l’autodromo di
Vallelunga, la serie nazionale concluderà il suo glorioso ciclo di vita. Una decisione che la
Fast Lane Promotion ha voluto prendere alla luce del limitato numero di iscritti, per salvaguardare la stessa immagine del campionato e nell’interesse dei piloti.
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Ritengo che sia opportuno avere il coraggio di dire “stop”, dopo tanti anni di successi, ad un campionato che nel 2012 si è attestato su un limitato numero di vetture. Tutto ciò per rispetto nei confronti degli stessi piloti e per l’immagine di un campionato che ha formato diversi talenti, con una vettura validissima sotto tutti gli aspetti e di cui sono stati venduti in Italia e in tutto il mondo quasi 1.000 esemplari, ma che ha ormai terminato il suo ciclo di vita" sono state le parole di
Domenico Porfiri, responsabile della Fast Lane Promotion.
A conquistare nel 2000 il primo titolo della
Formula Renault 2.0 Italia fu il brasiliano
Felipe Massa. Dopo di lui, tra coloro che scrissero il proprio nome nell’albo d’oro, figurano l’australiano
Ryan Briscoe (in seguito asso della Indycar) e gli altri piloti di F.1
Pastor Maldonado e Kamui Kobayashi.
Ma non bisogna neppure dimenticare che la serie nazionale è stata un vero e proprio trampolino di lancio per
Robert Kubica, Jaime Alguersuari, Jérome D’Ambrosio e tanti altri ancora. Alla Tatuus della Formula Renault 2.0, va pure il merito di avere allevato dei talenti del calibro di due campioni del mondo quali
Kimi Raikkonen e Lewis Hamilton.
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