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Primo podio per Andrea Caldarelli a Suzuka

L'italiano della Lexus si è piazzato secondo in una delle gare più dure della stagione

Andrea Caldarelli ha conquistato il suo primo podio nell’edizione 2012 del Super GT giapponese. Il ventiduenne pescarese, in coppia con Yuji Kunimoto, ha ottenuto il secondo posto al termine di una delle gare più dure ed impegnative della stagione: la 1000 Km di Suzuka. Una corsa che vale una stagione per l’impegno che necessita, date sia le difficoltà della pista sia quelle ambientali, con una temperatura di ben 36° ed un tasso di umidità superiore all’80%. Dopo il sesto posto di Sugo il mese scorso, Caldarelli aveva ottenuto anche il miglior tempo nei test del Fuji, che avevano quindi già dato al team KeePer Kraft l’idea di quello che sarebbe stato il potenziale sulla storica pista nipponica. Dopo una qualifica conservativa, con il nono posto arrivato per salvaguardare le gomme in ottica gara, Andrea ha, come consuetudine, guidato la vettura nella fase di partenza della 41° edizione della 1000 Km di Suzuka. Ha come suo solito evitato attentamente contatti nelle fasi di doppiaggio e nei sorpassi, e nei tre stint di guida che ha portato a termine ha sempre lasciato la vettura al compagno in seconda posizione, se non addirittura nel secondo turno, quando ha conquistato per la prima volta la leadership della corsa. Un risultato importante perché incorona il ventiduenne abruzzese non solo come miglior esordiente della categoria, ma anche come prima Lexus SC430 e prima vettura gommata Bridgestone sotto la bandiera a scacchi, davanti alle vetture gemelle che lottano per il campionato, rallentate da problemi tecnici e di gestione di pneumatici. La conferma del podio è arrivata a poche tornate dalla fine, quando Andrea, dopo aver lasciato la vettura al compagno Kunimoto, lo ha visto infilare due Nissan che, causa gli pneumatici più usurati, non hanno potuto opporre resistenza alla coppia italo-giapponese. Andrea Caldarelli:Suzuka è la pista che ha segnato il mio debutto nel mondo della competizione motoristica giapponese. Lo scorso anno infatti esordii su questo circuito in Formula Nippon e da allora sono successe molte cose. Ho lasciato l’Europa e non è stato facile, ma penso che questo risultato in parte mi ripaghi dell’impegno messo in questa nuova esperienza. Devo ringraziare il Lexus Team KeePer Kraft per avermi messo a disposizione una vettura in grado di ottenere questo grande risultato, come anche i miei sponsor che mi hanno permesso di essere qui. Non considero questo un punto di arrivo, ma anzi la partenza per un’avventura che si sta dimostrando sempre più divertente e competitiva”.

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