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Stoner: "Rossi può vincere solo con la moto più forte"

L'australiano a MotorCycleNews ci va giù pesante "Vuole scappare via dalla nave che affonda"

Stoner:
Non ci è andato leggero Casey Stoner sul ritorno di Valentino Rossi in Yamaha. L'australiano si è lasciato andare parlando con MotorCycleNews subito dopo l'annuncio ufficiale dell'abbandono del pesarese alla Ducati, dopo due stagioni senza i risultati sperati da entrambe le parti, per ritornare alla casa giapponese con cui Valentino ha invece avuto tanto successo. “Gli sta rodendo un sacco, al momento. Mi dispiace tantissimo per la Ducati che se ne sia andato e non abbia fatto altro che lamentarsi della moto che invece può fare bene, visto che continua ad essere battuto da Nicky ed Hector, e di questo non c'è nulla di cui essere orgogliosi." "Abbiamo sentito tutte queste cose che lui avrebbe portato la Ducati alla gloria e non abbiamo visto nessun risultato." Stoner si riferisce alle tanto decantate doti di sviluppo di Rossi, che avrebbero dovuto riportare le Desmosedici a lottare nuovamente per il titolo, come facevano quando c'era lui in sella. Ma fino ad ora, dopo 27 gare, gli unici risultati ottenuti dal "Dottore" sono due podi, nulla di simile a quanto fatto dal "Canguro", che non ha mancato di punzecchiare anche il leggendario Capo Meccanico Jeremy Burgess, che segue Vale in ogni suo spostamento. I due infatti si erano detti sicuri di poter risolvere i problemi storici all'avantreno della Ducati, di cui anche Stoner si lamentava sul finire della sua storia a Borgo Panigale. E Rossi aveva fatto infuriare Casey sul finire del 2010 quando aveva detto che non si potevano valutare le prestazioni della Ducati perché il 26enne "non si impegnava abbastanza avendo già chiuso un accordo danaroso con la Honda". Stoner quindi ne ha approfittato per rispondere al rivale di Tavullia: "Si sono dovuti ingoiare quanto detto sin dal primo giorno. Jeremy aveva detto che gli sarebbero serviti 80 secondi per sistemare quella moto, che si trattava di un problema semplice da sistemare e ora hanno avuto due anni e non hanno fatto un passo avanti. Valentino ha avuto il suo miglior risultato sull'asciutto praticamente nella sua prima gara con la Ducati, quando aveva questi supposti problemi alla spalla, e da allora non si è visto alcun miglioramento. Una delusione." "Mi spiace per tutti quelli che lavorano dietro quella moto. Evidentemente Valentino non vuole andare oltre al limite e guidare una moto che non è perfetta. Lo ha anche ammesso. Se ha avuto una moto così perfetta in Yamaha prima e allora non aveva nemmeno bisogno di spingere quando non era tutto perfetto, allora solo Dio può sapere quanto quella moto fosse fantastica. " "Ovviamente non vuole metterci tutto quell'impegno con la Ducati. È un dispiacere per tutti loro che stanno facendo tutto quello che possono e lui manco ci mette tutto l'impegno. Ci sono diversi piloti nel paddock che si reputano tester che possono guidare un costruttore nella giusta direzione, e Valentino ha chiaramente dimostrato di non essere uno di questi per Ducati. È quindi ovvio che necessiti di una moto estremamente più forte per essere in grado di vincere." "È chiaro che lui non possa vincere con Ducati e renderla competitiva, quindi la sua prima scelta è stata fuggire appena possibile. Aveva detto che voleva chiudere la sua carriera a Borgo Panigale e ora vuole subito scappare dalla nave che affonda.” Stoner poi non si è lasciato sfuggire l'occasione di ironizzare sulla scritta "Restiamo Uniti" usato da Rossi sul suo casco speciale per la gara del Mugello: "Doveva restare con Ducati dopo aver indossato la scritta 'Restiamo Uniti' sul casco. La quantità di volte che quella persona si è rimangiata tutto quello che ha detto non fa nemmeno ridere, ma la gente continua a perdonarlo.". Valentino Rossi l'ha presa con una risata, ecco il suo tweet con il link al pezzo di MotorCycleNews e successivo commento:

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