I piloti protestano: "A Spa doveva entrare la safety car!"

Spa Francorchamps è già stata archiviata. Le due gare di ieri della Superstars International Series entreranno nella storia della specialità. I piloti che hanno partecipato al sesto appuntamento stagionale, avranno qualcosa da raccontare, ricordando la pioggia torrenziale di domenica mattina che ha reso le vetture dei... motoscafi. Gianni Morbidelli che partiva in pole è stato categorico: “L'inizio di Gara 1 è stato pericoloso talmente era scivolosa la pista, anche con una vettura a trazione integrale. Poi verso metà gara l'intensità della pioggia è diminuita e le cose sono migliorate: anche la visibilità è aumentata, perché prima l'acqua rimaneva in sospensione". Tonio Liuzzi, leader del campionato, si aspettava l'ingresso della safety car: “Domenica mattina siamo partiti che era in corso un nubifragio e mi aspettavo che entrasse la safety car perché non riuscivo a controllare la Mercedes C63 – AMG che andava in continuazione in aquaplaning. Non ho capito l'atteggiamento della direzione gara”. Thomas Biagi è ancora più categorico: “Capisco le esigenze televisive, ma bisogna tenere in conto anche della sicurezza dei piloti. Mai in vita mia mi sono trovato in una situazione di mancanza di visibilità nel gruppo per la pioggia: nel tratto da Stavelot a Blanchimont, dove si procede ad oltre 250 km/h, sarebbe stato impossibile evitare l'urto con una vettura in testacoda. Ed è andata davvero bene che in assenza di grip nessuno si sia fatto male. Già nel corso del 1. giro ho detto via radio agli uomini del mio muretto di avvisare la direzione gara che si doveva neutralizzare la corsa con la safety car. Le prime fasi sono state da brivido. Credo che si debba tenere in maggiore considerazione il parere dei piloti, perché a Spa non è stato valutato il rischio che stavamo correndo...”. Tre fra i piloti più rappresentativi non hanno nascosto le perplessitià su Gara 1: per fortuna non è successo niente di grave e Spa passerà alla storia come una gara da tregenda greca. L'accorato appello dei campioni della specialità, però, non andrebbe disatteso dall'organizzazione che è sempre stata sensibile a cogliere le esigenze utili a far crescere la serie. Per questo riteniamo sia giusto aprire la discussione sul tema...