Anthony Davidson cammina. Il pilota della Toyota è trattenuto al centro medico dell'autodromo di Le Mans per tutti gli accertamenti del caso, ma il britannico è tornato in piedi sulle sue gambe dopo il drammatico incidente che ha tenuto tutti con il fiato sosteso nel corso della quinta ora di gara. Accusa un forte mal di testa, ma non ha fratture.
La
#8 Toyota è arrivata in piena velocità alla staccata di Mulsanne e si trovava nella traiettoria all'interno della
#81Ferrari 458 dell'AF Corse guidata da
Piergiuseppe Perazzini.
Il pilota gentleman italiano non si è reso conto dell'arrivo della LMP1 e ha iniziato a chiudere la traiettoria, toccandosi con la
Toyota: la biposto ha preso aria sotto il fondo ed è decollata, capottando più volte fino a sbattere violentemente contro le barriere.
Anche la Rossa ormai senza controllo si è schiantata contro le protezioni di gomma ribaltandosi sulle barriere. Perazzini è uscito incolume dallo spaventoso crash, mentre Davidson è stato soccorso dai medici dopo che è uscito dall'abitacolo della Toyota e si è accasciato sulla fiancata della biposto.
Trasportato in ambulanza all'ospedale del circuito,
Davidson non ha mai perso conoscenza e ha collaborato con i soccorritori. Le sue condizioni sono andate migliorando con il passare del tempo e i medici hanno potuto sottoporlo alle indagini diagnostiche che hanno permesso di escludere gravi complicazioni. Tuttavia, il pilota britannico
verrà trasferito in ospedale a scopo precauzionale, dove verrà sottoposto ad ulteriori accertamenti, anche se ora in Toyota regna una certa tranquillità sulle sue condizioni.
Nel frattempo i commissari stanno lavorando alacremente per ripristinare i guard rail e le file di gomme a protezione della staccata di Mulsanne.
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