Chi ha avuto l'onore di assistere al
Pole Day della 96esima edizione della
500 Miglia di Indianapolis si è potuto godere una grande spettacolo: basta dire che alla fine a separare il poleman e lo "sconfitto" di turno ci sono appena 0"0023 e non sul giro secco, ma sulla somma dei quattro giri.
A festeggiare la conquista della posizione al palo è stato
Ryan Briscoe, che quindi si è potuto rifare del
Pole Day disastroso di un anno fa, quando fu escluso dopo aver distrutto la sua monoposto andando a muro nelle prove libere.
Il portacolori della
Penske ha messo tutti in fila con tempo totale di 2'38"9514, alla media di 226,484 miglia orarie. E in questo modo è entrato nella storia della classica dell'Indiana, che non aveva mai visto un distacco più piccolo tra il poleman ed il secondo classificato.
E sicuramente per
James Hincliffe non sarà facile mandare giù l'idea di essersi visto sfuggire la pole per così poco, soprattutto dopo essere stato il più veloce nel primo segmento del Pole Day, ovvero quello che definiva le posizioni compresa tra la decima e la 24esima e designava i nove piloti ammessi alla caccia alla pole. Senza contare poi che sul giro secco è risultato più veloce di
Briscoe.
A completare la prima fila ci sarà poi
Ryan Hunter-Reay, ma l'altro dato importante da segnalare è che nelle prime tre file c'è solamente un motore
Honda, ed è quello di
Josef Newgarden in settima posizione, mentre tutti gli altri piloti che occupano le prime posizioni sono dotati di un propulsore
Chevrolet.
La lotta al vertice comunque è stata tutta tra i piloti della
Penske e quelli della
Andretti Autosport, come conferma la seconda fila composta da
Marco Andretti, dal leader del campionato
Will Power e da
Helio Castroneves.
Detto del settimo tempo di
Newgarden, a completare la terza troviamo le due monoposto della
KV affidate a
Tony Kanaan ed EJ Viso. Il primo degli esclusi al termine del primo segmento è stato invece il loro compagno
Rubens Barrichello, che comunque all'esordio se la cava con un buon decimo tempo.
Inoltre bisogna dire che l'ex pilota di Formula 1 è in buona compagnia tra gli esclusi, visto che per esempio
Scott Dixon ed il campione in carica Dario Franchitti sono solamente in 15esima e 16esima posizione, con davanti a loro anche la sorprendente Ana Beatriz, autrice del 12esimo tempo.
Tutti a muro
Ed Carpenter, Oriol Servia e Bryan Clauson, che se la sono cavata senza conseguenze, ma per forza di cose dovranno ritentare la sorte nel
Bump Day di domani. Stesso discorso che vale anche per gli unici due piloti motorizzati
Lotus, cioè
Jean Alesi e Simona De Silvestro, che dopo le difficoltà incontrate nelle prove libere hanno deciso di disertare le prove di oggi, venendo imitati anche da
Katherine Legge.
Indycar - 500 Miglia di Indianapolis - Pole Day
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