Anche se mancano ancora un paio di settimane alla gara vera e propria, si può dire che ieri la
500 Miglia di Indianapolis è entrata nel vivo. La cosa curiosa è che quest'anno alla
Rookie Orientation erano presenti due veterani del mondo delle corse come
Rubens Barrichello e Jean Alesi.
Il primo aveva già avuto modo di cimentarsi su un ovale la scorsa settimana al
Texas Speedway, mentre per il francese, che non ha neanche mai corso in
Indycar, si trattava del debutto assoluto.
Parlando con la
Gazzetta dello Sport, Jean ha subito posto l'attenzione sulle differenze con un altro tempo della velocità come
Monza: "
A Monza tocchi i 367 orari, ma poi c’è la staccata, quindi i cambi di direzione. Qui prendi velocità e la tieni anche in curva. Ti senti schiacciato. Vedi i muri e pensi che l’ultima cosa che vorresti fare è andarci a sbattere contro".
Jean non vede come un problema il dover superare il test di ammissione, anzi: "
Rubens e io che dobbiamo prendere il "patentino" può sembrare divertente. Ma quando sbuchi dal tunnel e riemergi dentro questa specie di gigantesco San Siro da 450 mila spettatori la cosa si fa seria. Se pensi alle velocità che raggiungi, se vedi le curve senza un gran banking e dunque vere, allora dici: meno male che mi fanno fare questa prova. Devi prendere queste giornate come la preziosa possibilità di fare esperienza".
Per la cronaca,
Barrichello è già riuscito a superare questa prova, mentre
Alesi avrà tempo fino a lunedì, ma è stato solo un problemino di motore ad impedirgli di terminare il terzo step, che consiste in 15 giri consecutivi al di sopra della soglia delle 210 miglia orarie.
Il francese comunque è determinato a riuscirci e a fare bella figura anche il giorno della gara: "
Attenzione, non ho intenzione di rilanciare la mia carriera: quella di pilota l’ho già fatta. Ma non
sono venuto solo per partecipare. Lotterò per fare una bella figura".
Top Comments