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Dottor Costa: "Valentino ritornerà sul podio che merita"

Il medico della Clinica Mobile spiega con una metafora qual è la situazione che vive Rossi

Dottor Costa:
Claudio Costa è il dottore della Clinica Mobile. Un “angelo custode” dei piloti della MotoGP. Da trent'anni un punto di riferimento, non solo medico. I campioni li ha visti tutti: nascere, crescere, affermarsi e... tramontare. Secondo un normale ciclo della vita. Con Valentino Rossi ci sono stati screzi dopo l'incidente del Mugello nel 2010 e sul modo di curare le fratture del pesarese che preferì rivolgersi a medici estranei alla Clinica Mobile, eppure la stima per il campione di Tavullia non è venuta meno. Questa mattina il dottor Costa era ospite di Stefano Casadio a Tele1 di Faenza per registrare la puntata di Speed che andrà in onda domani sera alle 23 sul canale 187 del digitale terrestre e l'argomento cardine della trasmissione è stato proprio Valentino Rossi. Il medico imolese, famoso per le sue iperbole e metafore, ha descritto in modo inequivocabile la situazione in cui si trova il Dottore dopo il disastro di Losail con la Ducati. La sua analisi del decimo posto nel Gp del Qatar è quanto meno suggestiva: “Valentino è come se fosse andato al cinema con lo spettacolo che è già iniziato senza di lui – ha raccontato Claudio Costa – si trova al buio nella sala e non vede assolutamente niente. Non sa dove andare, si sente spaurito. Una sensazione terribile, ma che dura solo qualche istante, il tempo che la vista si abitui all'oscurità e si delineino i contorni della sala. Non appena si capisce dove mettere i piedi si riprende consapevolezza e ci si dirige con determinazione verso il posto libero. Rossi ha bisogno di vedere la luce e non deve avere timore di questo momento al buio”. Un'immagine poetica che rende perfettamente la situazione. Il dottor Costa scaccia anche i dubbi i dubbi di molti secondo i quali a Valentino non si siano “cicatrizzate” le ferite del Mugello: “Ad un pilota, ad un campione le cicatrici rimarginano più in fretta nel cervello che nella carne. Rossi saprà uscire dal suo cono nero: ha solo bisogno di tempo, ma tornerà a salire sul podio della MotoGP realizzando il suo sogno”.

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