Liuzzi: "Non poteva esserci migliore inizio!"

Amici di OmniCorse.it vi avevo promesso una domenica di emozioni e penso di aver mantenuto la promessa! È stato un week end molto intenso perché non era iniziato nel modo più semplice: venerdì e sabato non sono riuscito a fare tantissimi chilometri perché ho avuto qualche problemino di affidabilità, eppure sono venute fuori due ottime gare che hanno fruttato un terzo posto ed una vittoria. ABITUATO ALL'ULTIMA FILA Ieri non ci avrei creduto: il problema in qualifica mi ha condizionato pesantemente. Si era rotto un dado del cerchio che ha causato la foratura di una gomma e il successivo dechappamento. Mi è toccato partire dal fondo della griglia, ma posso dire che per me non è stata una novità: l'anno scorso era abituato ad essere in ultima fila con la HRT in Formula 1, per cui non mi sono disperato troppo! Anzi, c'ero abituato. Piuttosto speravo di iniziare la stagione in Superstars meglio, ma come avete potuto vedere mi sono rifatto oggi. AL VIA NON VEDEVO IL SEMAFORO Il campionato di Flammini lo devo ancora scoprire e non è facile entrare in una realtà ricca di grandi specialisti che sanno sfruttare il materiale che hanno a disposizione. Volete un esempio? Nella bagarre dei primi giri mi sono dovuto abituare a queste macchine così voluminose e al via non vi nascondo che ho fatto fatica a vedere il semaforo tanto era il traffico davanti a me! NON SPERAVO NEL PODIO In Gara 1 sono riuscito a partire molto bene e devo ammettere che gli avversari sono stati molto corretti con me per cui alla fine del primo giro ero già in 13. posizione. Un buon trampolino di lancio per costruire una rimonta verso il podio, ma non vi nascondo che volevo capire in gara quale potesse essere il nostro potenziale effettivo. Sapevo che eravamo veloci, ma non avevamo dati sul comportamento della C63 AMG con le gomme Hankook sulla durata perché non siamo riusciti a fare delle simulazioni. Era tutto un po' sconosciuto: pensavo di poter lottare per i primi sei posti, ma non avrei previsto di salire subito sul podio. ALL'ATTACCO IN GARA 2 Sono partito in Gara 2 con l'intenzione di essere più aggressivo. Al mattino l'obiettivo era fare chilometri, scoprire quale poteva essere il mio passo, mentre al pomeriggio ero consapevole che mi potevo giocare le carte per un risultato importante. Ero in mezzo ai pretendenti al titolo, in terza fila per effetto dell'inversione della griglia dei primi otto e sapevo di poter fare affidamento sul “motorone” Mercedes. MOTORE CON TANTA COPPIA Il V8 oltre ad essere molto potente dispone di molta coppia, una caratteristica che è eccellente nella partenza lanciata: è anche per questo che sono riuscito a sfilare alla prima curva in seconda posizione. È in quel frangente che ho capito che potevo puntare al bersaglio grosso e ho cercato di superare Caldarola già nel primo giro: una volta al comando ho impresso un ritomo elevato ai primi cinque giri. L'idea era di vedere quale fosse il limite della macchina, oltre che cercare di creare un buco con gli inseguitori per gestire il vantaggio qualora si fosse registrato un calo delle gomme. MONZA ADATTA A MERCEDES Andare via non è stato facile, perché Audi e Jaguar mi sembrano disporre di un grande potenziale. Monza era un pista molto adatta alla Mercedes per cui in ottica di campionato aver raccolto dei punti pesanti era importante. Il team CAAL Racing ha lavorato bene con professionalità, superando con freddezza le noie dei giorni scorsi. RIPARTO DA ZERO E con questo non voglio dire che sia stata una domenica facile: per me è stato un po' come ripartire da zero accettando di correre con le ruote coperte. L'esperienza di F.1 mi è servita moltissimo nelle situazioni più difficili come la ripartenza dopo la safety car, ma non voglio cadere nel tranello di sottovalutare i piloti che conoscono tutti i segreti delle corse turismo, perché oltre ad essere veloci con queste vettura da 500 Cv sono anche scaltri nella bagarre. NON TEMEVO SALO Ad un certo punto Mika Salo si era avvicinato a meno di un secondo con la sua Maserati Quattroporte, ma non ero preoccupato dal finlandese: dopo aver spinto nei primi giri, stavo cercando di non strapazzare le gomme posteriori che erano entrare in crisi prima rispetto agli altri, per cui avevo del margine per tenere Mika dietro. La Safety car, invece, ha complicato i miei piani perché ha riavvicinato tutto il gruppo: non mi sono preoccupato e ho dimostrato ai colleghi che passarmi non sarebbe stato facile. TEMO L'AUDI INTEGRALE Il campionato sarà molto interessante: questa sera in testa alla serie c'è la Jaguar, ma io se devo scommettere vedrei più l'Audi come sfidante per il titolo. La R5 si è un po' coperta perché ha avuto tanti problemi di affidabilità, ma ho avuto modo di scoprire quanto sia veloce nei curvoni veloci ed efficace in frenata grazie alla trazione integrale. OCCHIO A JAGUAR E CHEVY Già da Imola l'Audi ci darà del filo da torcere, ne sono sicuro. E comunque nella stagione si dovrà tenere d'occhio la Jaguar di Massimo Pigoli e anche la Chevrolet Lumina di Francesco Sini, oltre alla BMW che non sullo Stradale è parsa leggermente in difficoltà. PUBBLICO MERAVIGLIOSO A proposito volevo dirvi che sono rimasto sorpreso nel vedere tanti appassionati sulle tribune: mi hanno parlato di 31 mila persone! È stato bellissimo vedere tanti fan piacevolmente attratti da questo format di gara. Hanno visto spettacolo e sorpassi. Eppoi i tifosi hanno l'opportunità di entrare nel paddock e si crea un contatto umano molto bello. È una cosa che mi carica, sto con piacere in mezzo alla gente. GRAZIE CAAL RACING Chiudo ringraziando la Mercedes e la squadra per l'impegno che ci hanno messo per conquistare la prima vittoria: abbiamo rotto il ghiaccio e prometto che faremo il possibile per essere sempre protagonisti nel corso del campionato. Seguiteci, non vi deluderemo...