Non è stato esattamente un fulmine, ma bisogna dire che se l'è cavata: è questo il verdetto del test che
Jorge Lorenzo ha completato ieri a
Valencia, al volante di una monoposto di
GP2 (si trattava però di quella del triennio 2005/2007).
Sia chiaro, il campione del mondo 2010 della
MotoGp ha accettato questa opportunità esclusivamente a scopo ricreativo, ma è chiaro che una volta calatosi nell'abitacolo ha fatto tutto il possibile per provare ad essere veloce.
Stando a quanto riferisce
AS, lo spagnolo avrebbe girato in 1'24"9, quindi su un tempo più alto di circa 5" rispetto alla pole position realizzata nel 2007 con la stessa generazione di monoposto della
Dallara.
Va detto però che in mattinata era sceso in pista anche
Javier Villa, veterano della categoria che era stato chiamato dal
team Barwa Addax per sistemare il setting per il pilota della
Yamaha, e alla fine
Jorge ha chiuso ad appena 1" dai tempi ottenuti dal connazionale.
"
E' stata un'esperienza unica, molto diversa da quello a cui sono abituato. Anche se qui con la moto arriviamo a 310 km/h e con la macchina invece si fanno solo i 280 km/h, la sensazione è di andare molto più forte perchè si è molto più vicini a terra" ha esordito
Lorenzo a fine giornata.
"
Le frenate sono veramente impressionanti, perchè puoi staccare veramente tardi. Ho provato davvero tante nuove sensazioni e devo dire che mi sono piaciute molto. Sono felice dei tempi che sono riuscito a realizzare, ma so che questi ultimi secondi sono i più difficili da togliere. Per essere la prima volta però sono soddisfatto perchè ho iniziato anche a sentire il limite della vettura" ha aggiunto.
In chiusura poi ha voluto confermare che questo è stato solo uno sfizio: "
Non ho piani per lasciare la MotoGp. Ho solo sfruttato l'opportunità che mi è stata data da Alexander e Marcus per provare qualcosa di divertente, anche se non si sa mai... La mia passione però è la MotoGp e spero di rimanerci ancora per diversi anni. Quando mi ritirerò, poi vedremo".
Alejandro Agag, boss del
team Barwa Addax però è parso davvero entusiasta: "
Se 15 anni fa avesse iniziato a correre su quattro ruote invece che su due, sono sicuro che oggi starebbe facendo molto bene in Formula 1".
Top Comments