Carlos Checa e Max Biaggi erano indicati come i grandi favoriti per la corsa al titolo del
Mondiale Superbike 2012 e nel round di apertura di
Phillip Island non hanno tradito le aspettative. Entrambi hanno chiuso il weekend con una vittoria ed un errore a testa, dimostrando però di avere davvero una marcia in più rispetto al resto del gruppo.
In
gara 1 era stato il pilota dell'
Aprilia a trionfare, approfittando anche della caduta del campione del mondo in carica. Nella seconda manche invece la situazione si è completamente ribaltata con il ducatista sul gradino più alto del podio, favorito da un errore di
Max alla prima curva. Errore a cui ha rimediato con una rimonta clamorosa fino al secondo posto, che quindi gli consente di lasciare l'Australia in vetta alla classifica del campionato.
Il
"Corsaro" è entrato in contatto con
Tom Sykes alla prima curva, non riuscendo ad impugnare la leva del freno e finendo lunghissimo, ritrovandosi così in coda al gruppo, in 21esima piazza. Davanti intanto il comando delle operazioni era stato preso da
Jonathan Rea, anche se la leadership del pilota della
Honda è durata appena lo spazio di cinque tornate, prima di subire il sorpasso deciso di
Checa al tornantino.
Da quel momento il pilota spagnolo ha iniziato una fuga solitaria a suon di giri veloci, ma indietro intanto cominciava la rimonta rabbiosa della
RSV4 numero 3. Al romano, infatti, è bastata poco più di metà gara per riportarsi in quarta posizione, poi anche
Sykes e Rea hanno potuto fare poco quando
Max si è incollato ai loro scarichi.
Quando a quattro giri dal termine si è portato in seconda posizione però ormai
Checa era troppo lontano e lanciato verso la sua prima affermazione stagionale. Per
Biaggi comunque questo è un secondo posto importante perchè gli consente di chiudere il weekend con 20 punti di margine sul rivale della
Ducati.
Con le prime due posizioni consolidate, a regalare spettacolo ci hanno pensato proprio
Sykes e Rea, con
Johnny che si è dovuto inchinare al rivale della
Kawasaki proprio all'ultima curva, pagando l'eccessivo consumo della gomma posteriore della sua
Honda.
Chiude la top five un eroico
Leon Haslam, che ha saputo essere più forte del dolore: non bisogna dimenticare, infatti, che il pilota della
BMW è stato operato al malleolo tibiale appena tre giorni fa. In ogni caso è riuscito a mettersi dietro il compagno di squadra
Marco Melandri. Per il ravennate il bilancio del weekend però deve essere positivo, perchè attualmente occupa il secondo posto nel Mondiale.
Interessante il settimo posto di
Maxime Berger, autore di una bella rimonta nella seconda parte di gara con la
Ducati del Liberty Racing. Dietro di lui completano la top ten
Eugene Laverty, Hiroshi Aoyama ed un buon
Niccolò Canepa. Per quanto riguarda gli altri italiani,
Davide Giugliano ha chiuso 13esimo, proprio davanti a
Lorenzo Zanetti. 17esimo invece
Raffaele De Rosa.
Da segnalare, infine, i ritiri "celebri" di
Sylvain Guintoli e Michel Fabrizio, che quindi non sono riusciti a ripetere i buoni exploit di gara 1, ma anche quello di
Joan Lascorz, caduto proprio mentre era in lotta per il podio con il compagno di squadra
Sykes.
World Superbike - Phillip Island - Gara 2
World Superbike - Classifica campionato
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