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Dakar: Botturi premiato come miglior esordiente!

Il pilota italiano si è piazzato ottavo assoluto tra le moto. Per Bordone Ferrari bene anche Ceci, 18esimo

Un bagno di folla a La Plaza de Armas nel cuore di Lima ha accolto gli eroi della Dakar per la meritata passerella dopo due estenuanti settimane: 14 tappe, 3 paesi attraversati, 8400 chilometri cronometrati percorsi, ma soprattutto una Dakar durissima, come non si ricorda da anni. La maratona sudamericana si è confermata ancora una volta l'evento motoristico più duro al Mondo e le 97 moto al traguardo sulle 188 partite da Mar del Plata il 1° gennaio rinnovano ancora una volta il mito della Dakar. Jordi Villadoms chiude quarto dietro a Despres che si è aggiudicato la sua 4° Dakar, Marc Coma e Helder Rodrigues. Villadoms ha festeggiato il suo miglior piazzamento alla Dakar, lo stesso vale per Gerard Farres, settimo. Ottimo piazzamento per Alessandro Bottturi, premiato come miglior debuttante dell’anno. Ottavo, Botturi si è dimostrato estremamente competitivo anche in questa disciplina. Jordi Villadoms, 4° nella Generale a +1h40’56:Sono molto emozionato. Questo è il mio miglior risultato alla Dakar, adesso si può solo guardare avanti e lavorare per migliorare. Ho dato il massimo in ogni tappa, con i limiti di una moto di serie. E’ stata una gara durissima fin dalle prime speciali. Il team ha fatto un lavoro eccezionale e desidero ringraziarli tutti, uno a uno a partire da Renato Ferrari che ha creduto in me”. Gerard Farres, 7° nella Generale a +2h14’22:Sono contento per la possibilità che mi ha dato Renato Ferarri e ringrazio tutti i ragazzi della squadra. Ho fatto una bella corsa, sapevo di non essere al 100% perché nel 2012 ho fatto pochissime gare. Settimo è il mio miglior piazzamento alla Dakar, ma non mi accontento, grazie al Team Bordone Ferrari so di poter puntare più in alto. Tutte le 14 tappe sono state impegnative ma le ho affrontate sempre con la massima concentrazione e serenità, sono soddisfatto di come sono riuscito a gestire la gara”. Alessandro Botturi, 8° nella Generale a +2h59'04: “Pensavo di fare una bella gara, ma non mi aspettavo di piazzarmi nei primi 10 al debutto. La Dakar è un mondo molto diverso da quello dell’Enduro da cui provengo. Nell’Enduro ho sempre ammirato il vincitore, alla Dakar invece ho il massimo rispetto per la Gara in sé, per Despres come per l’ultimo amatore che ha partecipato a questa straordinaria avventura. Mi sento di essere cresciuto molto, soprattutto mentalmente. Fisicamente ho capito che mi devo preparare di più. Le gare e gli allenamenti che farò nel corso dell’anno mi serviranno per preparmi al meglio per la Dakar 2013”. Paolo Ceci, 18° nella Generale a +5h44’45:Non si ricordava da anni una Dakar così dura. Sono consapevole di essere diventato un pilota professionista da soli da tre mesi, da quando faccio parte del Team Bordone Ferrari. Desidero ringraziare Renato Ferrari e Elisa Altieri Bordone per avermi dato questa possibilità. Fisicamente ho sofferto molto, per cui, una volta tornato a casa inizierò un programma di allenamento mirato per affrontare al meglio la prossima sfida. Riguardo alla gara, devo dire che ci sono state poche tappe difficili a livello di navigazione e questo mi è dispiaciuto perché la navigazione è uno dei miei punti forti”. Jordi Arcarons, Team Manager:La mia più grande soddisfazione è vedere arrivare i nostri quattro piloti sul podio. Jordi, Gerard, Alessandro e Paolo sono stati bravi a gestire la gara dall’inizio alla fine. Questo è il punto di partenza per il prossimo anno. Lavoreremo per essere ancor più competitivi e lottare per la vittoria". Renato Ferarri, General Manager:Sono molto contento di aver chiuso con tre piloti nei primi dieci. Un risultato in linea con le aspettative, ma questo è soltanto il primo passo verso la realizzazione del progetto Bordone Ferrari: il prossimo obiettivo è andare a podio ed eccellere nel progetto industriale. Non vedo l’ora di fare una nostra moto per avere un mezzo veramente performante. La Dakar è un’esperienza sportiva ed umana: il risultato è la combinazione di passione, sacrificio e lavoro di squadra. Adesso non possiamo che affinare la struttura e continuare a lavorare, carichi delle emozioni vissute in queste due settimane e del calore umano che abbiamo ricevuto dalla popolazione nei tre paesi attraversati".

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