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Dakar: Botturi sale all'ottavo posto tra le moto

Il pilota italiano continua a scalare la classifica generale della maratona

L’ingresso in Peru, 27esimo paese visitato dalla Dakar, coincide con una giornata molto positiva per il Team Bordone Ferrari. La prima delle quattro tappe peruviane è caratterizzata da due speciali intervallate da 130,99 km di liaison. Gerard Farres, primo all’arrivo della prima speciale, ha chiuso secondo a 1’39" dal vincitore Cyril Despres. I meccanici hanno lavorato fino a tarda notte per consentire ai piloti di affrontare al meglio la tappa marathon, vale a dire collegata direttamente alla 12ma tappa, senza la possibilità, per i concorrenti, di far ricorso alle assistenze. Partiti con un nuovo motore, i piloti Bordone Ferrari hanno potuto usufruire di una veloce assistenza alla fine della speciale, prima di proseguire per il bivacco riservato ai motociclisti. Questa sera saranno i piloti stessi a prepararsi il road book, studiarsi i punti di riferimento e calcolare i consumi. Essendo di fatto escluse le riparazioni più importanti, come la sostituzione del motore, i piloti hanno l'obbligo di amministrare la meccanica per essere sicuri di affrontare anche la tappa successiva nelle migliori condizioni possibili. Gerard Farres, 2° nella Speciale, 6° nella Generale:Sono molto contento di questo risultato. Miglior tempo nel primo tratto cronometrato, ho continuato con il mio ritmo anche nella seconda speciale, che alternava tratti di pista rapida a fuori pista e tanta polvere. Ho cercato per conservare un po’ le gomme per domani, dato che stasera non potremo usufruire dell’assistenza dei meccanici al bivacco. Nel tratto di fesch fesch ho preso una pietra ed ho spaccato un po’ la ruota davanti. Nel tratto finale non ho spinto al massimo perché avevo il motore nuovo, comunque devo dire che la differenza di velocità con le KTM ufficiali è abissale”. Jordi Villadoms, 7° in Speciale, 4° nella Generale:Sono contento di come andava la moto oggi, grazie anche al cambio del motore. Ho trovato un buon ritmo su questi terreni misti (fesch fesch, dunette ma anche tratti rapidi sul plateau). Nella prima speciale ho percorso chilometri aggiuntivi perché avevo una nota nel road book che non era precisa, fortunatamente sono riuscito a recuperare nella seconda parte. Ho navigato per un lungo tratto da solo, poi ho incontrato Helder (Rodrigues) che era fermo in un fiume, l’ho aiutato a recuperare la moto e abbiamo fatto insieme tutta l’ultima parte della speciale”. Alessandro Botturi, 12° in Speciale, 8° nella Generale:Mi sono divertito particolarmente nel primo tratto cronometrato, mentre nella pista rapida della seconda speciale ho rallentato un po’ per conservare le gomme. Nei tratti veloci devo ancora affinare l’occhio e capire quando posso veramente spingere. Sono comunque soddisfatto di come sto guidando, considerando che sono alla mia prima Dakar”. Paolo Ceci, 25° in Speciale, 18° nella Generale:A differenza degli altri non sono partito con un nuovo motore perché lo avevo cambiato alla partenza della 7a tappa. Non ho trovato un buon ritmo a causa di una caduta e di qualche errore di navigazione che mi hanno deconcentrato”.

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